Il movimento è alla base della vita relazionale dell’uomo ed è lo strumento principale per l’interazione con ambiente e persone.
La naturalezza del movimento fa sì che questo appaia spesso come un fenomeno semplice, infatti solo all’insorgere di una problematica nell’esecuzione ci rendiamo conto della reale complessità.
Esistono più sistemi nel nostro corpo che si occupano del controllo del movimento:
- Il primo, più “antico”, è composto dall’effettore muscolare e dalle parti meccaniche dell’organismo (ossa, tendini, articolazioni, legamenti);
- Il secondo, invece, è il sistema nervoso che, grazie al proprio sviluppo ed evoluzione, permette la pianificazione e l’esecuzione di movimenti complessi e finalizzati ad un’attività (scrivere, suonare uno strumento, ecc…).
È evidente, quindi, l’esistenza di due differenti sistemi motori: il più antico deputato prevalentemente al controllo dei muscoli posturali ed assiali, ed uno più recente ed elevato, che ha il compito di controllare i muscoli distali ed è responsabile di una motilità fine.
È importante, nonostante la distinzione di questi due sistemi, non pensare che siano estranei l’uno all’altro. Infatti i movimenti distali di motricità fine non solo provocano delle contrazioni dei muscoli posturali, ma, senza l’aiuto di questi ultimi, non potrebbero essere svolti correttamente, poiché svolgono due ruoli fondamentali: stabilizzano le singole articolazioni e producono movimenti del tronco che mantengono il centro di gravità all’interno della base d’appoggio. Si pensi, ad esempio, alla differenza facilmente percepibile tra scrivere una parola su un foglio, seduti alla scrivania, e scriverla su di una lavagna stando in piedi: nel secondo caso l’azione della muscolatura deputata all’assetto posturale è fondamentale perché la muscolatura distale possa svolgere il compito in modo corretto.
L’apparente semplicità del movimento, che nasconde dietro di sé una complessità ben più vasta di quella sopra descritta in modo sommario, è solo un esempio del gioco di incastri ed ingranaggi che compone il nostro organismo nelle varie dimensioni vitali.